martedì 14 febbraio 2012

Il Signore ci ha donato Don Bosco come padre e maestro.
Lo studiamo e lo imitiamo, ammirando in lui uno splendido accordo di natura e di grazia. Profondamente uomo, ricco delle virtù della sua gente, egli era aperto alle realtà terrestri; profondamente uomo di Dio, ricolmo dei doni dello Spirito Santo, viveva “come se vedesse l’invisibile”


. allora Don Bosco raccontò un sogno …

“Apparve tra noi un uomo di aspetto così maestoso, che non potevamo reggerne la vista. Egli era così vestito: un ricco manto a guisa di mantello gli copriva la persona. Dieci diamanti di grossezza e splendore straordinari erano quelli che c’impedivano di fermare lo sguardo, se non con gran pena, su quel grande personaggio.”
“Tre di quei diamanti erano sul petto, ed era scritto sopra uno FEDE, sull’altro SPERANZA, e CARITA’ su quello che stava sul cuore. Il quarto diamante era sulla spalla destra e aveva scritto LAVORO, sopra il quinto nella spalla sinistra si leggeva TEMPERANZA. Quei brillanti tramandavano dei raggi che a guisa di fiammelle si alzavano e portavano scritte qua e là varie sentenze.” (continua)

sabato, 05 marzo 2005

Commento


05 Marzo 2005 - 10:46 - link
A me sono sempre piaciuti i santi profondamente umani, quelle persone cioè in cui la natura e la grazia hanno fatto un connubio perfetto. Ti ispirano la gioia di vivere e di credere perchè la fede rende lieti. L'uomo va sempre alla ricerca della felicità che è sempre legata alla scoperta del senso della vita per cui è bella l'espressione della Gaudium et spes: Chi segue Cristo diventa più uomo.
Don Bosco è stato anche un grande sognatore e il sogno dei diamanti è uno dei più significativi che va considerato nella vita di un cristiano che vuole vivere i suoi doni teologali e
cardinali in armonia. Natura e grazia si fondono e l'incarnazione continua...

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