A volte in un gesto o in una parola vediamo la tenerezza di Dio. Giorni fa in un confronto di gruppo avevo espresso il desiderio di mettere dei segni per l’inizio della novena di Natale, ma la proposta era caduta nel silenzio. Questa mattina entrando in refettorio prima di andare in chiesa, ho visto le pareti addobbate, mi sono sentita abbracciare dal mio Dio. La cosa può far sorridere, ma per me è stata una sua rivelazione d’amore. Ho scelto Lui, perché cammina dentro il mio quotidiano, conosce le mie debolezze e nella semplicità mi parla. Spesso mette a prova la mia fede, credere in Lui non vuol dire possedere la verità, la verità che non si incarna, resta dottrina sterile ed astratta. La fede che ci è donata diventa impegno a rendere visibile l’avvento del Regno anche in piccoli gesti. Il Signore mi faccia diventare portavoce dei suoi pensieri, delle sue dichiarazioni d’amore per tutti.
venerdì 17 dicembre 2004, 21.55.25 | SuorBernardina
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