lunedì 13 febbraio 2012

Se Cristo è il fondamento della chiesa e noi siamo di Cristo ogni nostro operare  deve essere in Lui e per Lui.
L’attenzione all’altro diventa la nostra misura d’amore a Dio, che sarà sempre più grande se sostenuta da una fede profonda che ci fa vedere nel fratello il suo volto.
Nell’attuare il comandamento dell’amore siamo in sintonia con il vangelo di Gesù,  vale anche per chi dice di non credere. La giustizia, intesa come  impegno personale e comunitario di andare verso chi è nel bisogno, diventa fondamento al culto per qualsiasi credo. Con più o meno consapevolezza siamo in marcia insieme verso il regno promesso. Forse chiesa nuova, dove il vangelo oltre ad essere per e del popolo è dal popolo.


giovedì 20 gennaio 2005, 10.59.24 | SuorBernardina

20 Gennaio 2005 - 20:12 - link
Laici, cattolici, musulmani, buddisti etc ect...sono tutti uguali nel momento in cui inziano il cammino del bene e dell'amore...magari alcuni non se ne rendono conto ma quel senso di felicità che ci pervade quando facciamo del bene, è Dio.
L'importante non è come, con chi, se...ma mettersi in cammino.
babeda

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