martedì 14 febbraio 2012

 (“Il mantello dei diamanti” Continuazione)
Lavoro:
“Rimedio alla concupiscenza, arma potentissima contro tutte le tentazioni del demonio”.
Lavoro fedele alla vita di tutti i giorni, all’impegno del dovere quotidiano.
Lavoro che mette le nostre risorse al servizio di tutti : intraprendenza, forza, creatività per Dio e per i fratelli.
Ascesi dell’intelletto e delle mani che condivide la fatica dei poveri. Lavoro: testimonianza d’amore nei molti talenti ricevuti donati.
Temperanza:
“Fate un patto con i vostri occhi, con la gola e con il sonno, affinché questi nemici non vi rubino le vostre anime. Intemperanza e castità non possono abitare insieme”.
Entusiasmo e rinuncia, impegno e moderazione, custodia di sé, per stare nel mondo senza appartenergli. Modestia perché il nostro corpo sia tempio dello Spirito.
Umiltà, mansuetudine, clemenza perché le nostre risposte non siano mai crude e vendicative.
Sobrietà, perché chi vuole salire in alto non può cedere alle comodità.
Equilibrio, perché il discernimento nello Spirito sia il nostro metro di paragone

domenica 3 aprile 2005, 11.17.34 | SuorBernardina

Commento
07 Marzo 2005 - 11:06 - link
Sono d'accordo con tutte le definizioni riguardanti il lavoro e la temperanza anche se è molto difficile viverli. Il lavoro è l'espressione della nostra creatività e c'è sempre grande soddisfazione produrre anche il più umile lavoro purchè sia compiuto con amore. E' sempre l'amore che rende amabile la persona e il suo esprimersi. E che dire della temperanza? E' l'equilibrio sano dell'anima e del corpo. Spesso manchiamo contro la temperanza: occhi, gola e sonno fanno da re e allora via la custodia dei nostri occhi, delle nostre labbra. La sobrietà è sempre la cosa più bella se fa parte di una persona. Dire è una persona sobria è quanto dire è una persona che va all'essenziale con poco. Dio ci aiuti ad essere sobri ed entusiasti di lavorare sempre per la sua maggior gloria e per il bene degli uomini

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