giovedì 16 febbraio 2012




La parabola delle dieci vergini, che il Vangelo di questa domenica ci propone, porta a meditare  alla nostra  vocazione, a quanto olio abbiamo nelle nostre lampade e come siamo pronte all’incontro con lo Sposo. Nel pieno abbandono al suo amore, lo riteniamo il Vangelo della speranza e chiediamo a Lui l’aiuto perchè la nostra vita sia un orientamento vocazionale alla santità, per quanti ci avvicinano
Lucerne accese, richiamo alla luce, che un giorno lontano o vicino, il Signore della vita ha acceso in noi. Un mistero, un dono di salvezza, un impegno di fedeltà, perché altri ne siano affascinati”

Domenica 6 novembre 2005

Postato da: SuorBernardina a 10:02 | link | commenti (6)
 


Commenti


#1 06 Novembre 2005 - 15:17

 

Nella nostra missione educativa la dimensione vocazionale non è una aggiunta, ma è interna e sostanziale. Parliamo di vocazione infatti come di quel dialogo che ha luogo nella vita, per cui Dio fa conoscere il suo progetto attraverso la voce che risuona nella coscienza e attraverso le mediazioni; la persona, da parte sua, risponde mettendosi sempre più a disposizione di Dio.
Rudy
utente anonimo

#2 06 Novembre 2005 - 16:24
Quasi invisibile luce.
Fragile fiamma
che danza
nello snodarsi del tempo.
Attesa silenziosa
per quella festa di nozze
che celebreremo al compiersi dei giorni
quando la mia fiammella
si spegnerà in Te
per diventare Sole.

VerAl
utente anonimo

#3 06 Novembre 2005 - 17:45


La parabola delle vergini in attesa dello sposo, offre molti spunti di riflessione. Io preferisco soffermarmi sul tema dell’”attesa”. “Attesa” che è poco praticata dalla gente di oggi timorosa, frenetica e bramosa di produrre; attitudini che tolgono la serenità e la pace.
Anche Gesù ha atteso: tutta la sua vita si compie tra l’azione, la passione e l’attesa.
Il saper attendere prepara sorprese inaspettate di gioie spirituali e di novità di vita.
“Attesa” diventa così una parola sacra che coinvolge tutta la persona e la trasforma.
Ma bisogna saper attendere e attendere dopo aver procurato l’olio delle buone azioni, dell’amore verso Dio e verso il prossimo. Dopo ogni fatica, giunge il momento di sostare, di attendere in fiduciosa serenità, con le lampade accese l’arrivo dello Sposo che introdurrà le vergini nelle sue sale del banchetto regale dove regna solo la gioia, l’amore , la felicità.
(Giby)
utente anonimo

#4 06 Novembre 2005 - 17:52


Chiamati a conservare la fede, alimentandola con l'amore.
katy
utente anonimo

#5 07 Novembre 2005 - 11:38
Attesa nella speranza. E' la speranza che fa prevenire e rende sagge le 5 vergini. Le altre 5 non sono prevenienti, hanno una speranza debole.
La parabola ci invita ad attendere con speranza che è la virtù che ci tiene deste, vigilanti. Il cuore si mantiene giovane perchè la speranza accende il cuore per amare e l'amore rende felici.
Sr. Annalaura
utente anonimo

#6 10 Novembre 2005 - 14:38
Salve Suor Teresa,sono Giuseppe.Ti ho aggiunto tra i miei link e chiedo se tu puoi fare lo stesso.Grazie e a presto.
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