lunedì 13 febbraio 2012

Ieri sono uscita con alcuni ragazzi della 3a media per le vie del centro. Loro per fotografare e documentare "Natale a Genova", io per assisterli e guidarli nelle loro scelte di campo. In mezzo a tante luci e colori ho colto tanta solitudine da riempire. Alle porte di una grande festa mariana, ho fatto mia una preghiera di Tonino Bello.Grazie, incomparabile amica dei nostri natali, speranza delle nostre solitudini, conforto dei nostri gelidi presepi, senza coro di angeli, e senza schiere di pastori.Perdonaci se i nostri sguardi sono protesi altrove, se inseguiamo altri volti, se corriamo dietro altre sembianze. Ma tu sai che nel fondo dell'anima ci è rimasta la nostalgia di quello sguardo. Anzi di quegli sguardi: del Tuo e del Suo.

martedì 7 dicembre 2004, 9.21.02 | SuorBernardina

Commento

07 Dicembre 2004 - 21:17 - link
E non bisogna secondo noi dimenticare anche che ci sono luoghi nel mondo (e sono tanti) dove il Natale non riesce neppure ad arrivare perchè la guerra, la paura ed il terrore sono di casa anche nel giorno della nascita di Gesù.
Visto che hai ricordato Don (come lui amava farsi chiamare nonostante fosse vescovo) Tonino Bello anche noi vogliamo concludere questo nostro intervento con una sua frase che diceva più o meno così:""Sul terreno della pace non ci sarà mai un fischio finale che chiuda la partita: bisognerà sempre giocare ulteriori tempi supplementari".
Cerchiamo di avere la forza di non dimenticarlo mai, neppure il giorno di Natale, o forse, soprattutto quel giorno.
Ciao
Simona e Davide

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